Aderisco 2007
"Chi crede che una crescita esponenziale possa continuare all'infinito in un mondo finito è un pazzo,
oppure un economista." (Kenneth Boulding)



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Aderisco all'iniziativa di Caterpillar M'illumino di meno 2007.
Vi aderisco con la consapevolezza che il problema posto dal nostro sviluppo - sia in termini di danni ambientali che in quello di depauperamento e di diseguale distribuzione delle risorse - non è più rinviabile. Vi aderisco anche perché ho la sempre più netta sensazione che tra spreco delle risorse e qualità della vita non vi è un rapporto direttamente proporzionale, e quindi, senza credere di dover tornare indietro o rinunciare ai vantaggi concreti della modernità, auspico uno sviluppo scientifico e tecnologico sempre più in funzione di un progresso dell'umanità e del suo pianeta e sempre meno in funzione del mercato. Vi aderisco come ad un cammino, che mi porti NON a risparmiare il 16 febbraio 2007, bensì ad allenarmi in stili di vita che mi porteranno il 16 febbraio 2007 ad aver acquisito abitudini e adottato cautele che mi faranno risparmiare d'ora in avanti e a coinvolgere sempre più persone in un atteggiamento responsabile verso le comuni risorse della terra. Come? Ecco il mio povero contributo a M'illumino di meno 2007.
  • In casa ho sostituito anche le ultime lampadine che mi rimanevano con quelle a basso consumo: ora ogni luce in casa mia, dai lampadari, alle abat-jour, dalle lampade da tavolo alle luci dello specchio del bagno, fino alla luce della cappa della cucina è a basso consumo. Le uniche luci che NON ho sostituito e che NON sostituirò per ovvie ragioni sono quelle interne del frigorifero, del forno elettrico e del forno a microonde.
  • Il nostro condominio ha 8 piani con le rampe delle scale che prendono luce da un micro-cortiletto-lucernario di qualche metro quadrato, ma l'androne del piano terra, dove ci sono anche le buchette della posta, non prende luce ed è sempre al buio. Così chiunque entri, trovandosi al buio, accende con un solo dito 9 piani di luce anche in pieno giorno. Ho convinto il condominio a separare l'impianto elettrico dell'atrio, che ora si accende automaticamente con un semplice rivelatore di presenza, da quello dei restanti 8 piani che continueranno a venir accesi col vecchio sistema dei pulsanti posti ai piani, se effettivamente la notte o la scarsità di luce lo richiede.
  • Ho preso l'abitudine prima di andare a letto di staccare dalla corrente la base del cordless, che rimane sempre in tensione, emanando per giunta costantemente onde elettromagnetiche: ne ho ricavato così anche un beneficio in salute per l'intera famiglia. Lascio ovviamente collegato per emergenza un telefono della vecchia generazione, di quelli che prendono corrente direttamente dalla rete telefonica e che si attivano solo quando si alza la cornetta. Sto prendendo inoltre l'abitudine di staccare (con un solo gesto) tutto il gruppo di prese a cui sono collegati i vari componenti dello stereo, il televisore, i lettori dvd e vhs e altri strumenti di altà fedeltà audio-video, perché, anche se "spenti", sono in qualche modo in tensione (si possono infatti accendere con il solo telecomando o mi indicano l'orario o simili; alcuni sono anche dotati di trasformatore).
  • Davvero salutare per tutta la famiglia, prima ancora che per il risparmio energetico, è stato ridurre progressivamente l'utilizzo della televisione e del suo vuoto contenuto. Nei giorni feriali mangiare in un luogo distinto da dove è posto il televisore, accenderlo solo quando c'è qualcosa che si è stabilito di vedere, ha liberato tempo, energia umana, serenità e favorito l'incontro tra di noi. Mia figlia in particolare, la più desiderosa di video e dei suoi cartoni animati, è quella che più di tutti mostra di essere felice al termine di una serata senza televisione. Suggerisco la radio: consuma di meno, è più intelligente ed è meno invadente.
  • A parte i giorni di pioggia (che in quest'anno scolastico non si è quasi mai vista!) o salvo impegni particolari, sono sempre andato a prendere mia figlia - dal nido prima e dalla scuola dell'infanzia poi - a piedi, ottenendo anche il risultato che la piccola ha imparato a camminare non solo senza fare storie, ma vivendolo come un momento di gioco e per stare insieme! Utile quando si va in montagna!
  • Tutte le volte che posso, prediligo i mezzi pubblici all'automobile privata. Quando mi sveglio è molto presto e uso l'automobile per recarmi in una stazione fuori città, perché a quell'ora non posso ancora disporre di una certezza dei servizi. Lì prendo il treno e infine una corriera. In tutto due ore per l'andata e poi due per il ritorno e in totale fa quattro ore. Usando l'auto lungo tutto il percorso potrei certamente risparmiare dai 30 ai 45 minuti di viaggio complessivi al giorno. Ma a quale prezzo in termini economici? ambientali? di sicurezza personale? di stanchezza personale? Il treno poi permette di risparmiare tempo in altri ambiti: se guidi puoi solo guidare (al massimo ascoltare l'autoradio), mentre in treno puoi leggere, scrivere, ascoltare radio/cd/mp3/..., socializzare con i colleghi, scambiare idee, ridere, conoscere nuova gente e per chi è libero da vincoli matrimoniali, anche innamorarsi ... se vuole (mentre in auto il massimo di socializzazione possibile è insultarsi, darsi i fari, formulare qualche simbolico gesto o comporre un'armonia con il clacson). Il treno in particolare è un mezzo di locomozione che produce il 92% di anidride carbonica in meno rispetto all'auto e l'88% in meno rispetto all'aereo.
    E ben sappiamo che l'aumento di questo gas è responsabile dell'effetto serra. Inoltre libera dal traffico le strade per chi ha veramente necessità di percorrerele e da tutti quei gas che un'auto vi scarica. Infine nel tratto del mio tragitto che percorro in treno, l'auto (come ho potuto constatare nei giorni di sciopero o in cui per altri motivi sono andato in auto) non mi fa risparmiare neanche un secondo di tempo, anzi il treno, pur con tutte le sue fermate, è complessivamente più veloce. Il risparmio che ricavo le pochissime volte in cui devo usare l'auto si concentra tutto nelle attese tra un mezzo e l'altro.
  • Sto coinvolgendo nell'iniziativa i miei ragazzi che a loro volta "stresseranno" i loro genitori. Dovevo comunque affrontare come argomento l'educazione ambientale: M'illumino di meno mi ha fornito l'occasione di unire temi quali la salvaguardia dell'ambiente, l'utilizzo delle risorse del pianeta, lo sviluppo sostenibile a un'iniziativa pratica e in parte anche divertente (ascoltate l'inno del gruppo musicale Radici nel cemento).
  • Ho utilizzato il mio indirizzario e il mio sito internet per pubblicizzare l'iniziativa.
Ma ... una domanda:
quanta energia dovremo utilizzare per divulgare questa iniziativa e diffondere l'idea di stili di vita eco-compatibili?

Oscar Testoni, 15 gennaio 2007

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