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I COSTRUTTORI
Il lavoro in cento anni di arte italiana
Rimini, Castel Sismondo, 1 marzo - 1 maggio 2006
a cura di Mariastella Margozzi, Luigi Martini, Antonello Negri 
Catalogo Skira

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Il Centenario della Cgil viene celebrato con una grande mostra d'arte italiana sul tema del lavoro e in particolare ?Il corpo del lavoro?, negli ultimi cento anni. Un tema che annuncia l?ingresso di un ?nuovo corpo?, quello del lavoratore, come protagonista nella creazione artistica. Un tema che allude anche alla manualit?el lavoro e alla fisicit?ei processi produttivi; un filo conduttore affascinante che consente di leggere i mutamenti culturali intervenuti durante un secolo; un angolo di osservazione originale capace di contribuire a cogliere i mutamenti sul ruolo culturale e sociale del lavoro nella societ? nell?arte, la sua stessa evoluzione e i mutamenti di prospettiva, cos?ome vengono intuiti dagli artisti.
La mostra si compone di una selezione di 100 importanti opere d?arte italiana, dai primi del Novecento ad oggi, suddivise cinque sezioni: le prime due abbracciano il periodo che va dal 1906, anno di costituzione della Confederazione Generale del Lavoro, fino alla seconda guerra mondiale, le successive due sezioni documentano il lavoro degli artisti italiani dal 1945 fino agli anni Ottanta; l?ultima riscopre il tema del lavoro nell?arte contemporanea italiana, con opere che vanno dal 1990 al 2005.
Di grande attualit?ino alla fine degli anni Sessanta, il tema del lavoro risulta meno frequente nella creazione artistica tra gli anni Settanta e Ottanta, ma riacquista sorprendentemente interesse negli artisti delle ultime generazioni.
Le opere storiche presenti in mostra illustrano le problematiche del lavoro, la trasfigurazione del gesto lavorativo, all?interno di una societ?he inizia il suo sviluppo industriale e urbanistico, come ??Italia di inizio Novocento. Tra le pi??blematiche: ?L?allegoria del lavoro? di Carlo Carr?906), ?I costruttori? di Arturo Dazzi (1905-1907), ?I conquistatori del sole? di Giuseppe Cominetti (1907), ?Il contadino al lavoro? di Umberto Boccioni (1906-10), ?Il lavoro? di Tato (1930), ?Il lavoratore? di Mario Sironi (1936), ?Il lavoro? di Galileo Chini (1940).
A documentare il secondo dopoguerra e il generale orientamento di adesione ideale alle lotte del movimento dei lavoratori italiani da parte della nuova generazione artistica, vi sono opere importanti come ?Interno di fabbrica? di Emilio Vedova (1949), ?Acciaierie di Terni? di Renato Guttuso (1949), ?Gli scaricatori? di Giulio Turcato (1949), ?Bracciante ucciso? di Armando Pizzicato (1949), ?Minatori? di Leoncillo (1951), ?Famiglia di emigranti? di Alberto Sughi (1955), ?Ritratto di contadina? di Alik Cavaliere (1957). Dalle opere degli anni Sessanta, tra cui ?Attrezzi da lavoro? di Pino Pascali (1968), e ?La fantasia non ha preso il potere? di Franco Mulas (1969), a quelle degli anni Ottanta il passo ?i??eve, e non mancano opere importanti del ventennio Settanta-Ottanata, come i lavori di Ennio Calabria, di Colombo Manuelli e Giangiacomo Spadari.

Installazioni, video, fotografie ma anche sculture e dipinti sono le opere della sezione dedicata ai pi??ovani artisti che dal 1990 ad oggi si sono confrontati con la dimesione dell?uomo contemporaneo al lavoro.

Novit?ella mostra ?resentare opere che consentono di capire meglio chi ?che faccia ha e dove vive il lavoratore ?dipinto? dagli artisti italiani negli ultimi quindici anni.

L??Omaggio al Centenario della Cgil? che dieci artisti italiani hanno voluto fare alla storia della Confederazione Generale Italiana del Lavoro, ?accolto nell?ultima sala della mostra, quella che saluto i visitatori, Si tratta di opere significative, realizzate da: Sonia Alvarez, Vasco Bendini, Ennio Calabria, Piero Guccione,  Carlo Lorenzetti, Titina Maselli, Guido Strazza, Alberto Sughi, Walter Valentini, Giuseppe  Zigaina.
La mostra ??occasione per rivisitare la storia del lavoro e dell?arte nel loro intreccio continuo lungo un secolo di storia nazionale, documentata anche attraverso con il supporto di documentari e fotografie.


Castel Sismondo
Piazza Malatesta
47900 Rimini

Marted? Venerd?ore 10 - 13
Sabato, Domenica e festivi, ore 9 - 19
Chiuso i luned?on festivi
tel: 02 6596888
fax: 02 6598300
url: http://www.arthemisia.it
email: info@arthemisia.it

Informazioni e prenotazioni

Infoline  800 961993

Prenotazione gruppi, scuole, visite guidate e percorsi didattici

Sistema Museo numero verde 800 961993

www.sistemamuseo.it/costruttori

e-mail: rimini@sistemamuseo.it

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