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Il
Centenario della Cgil viene
celebrato con una grande mostra d'arte italiana sul tema del lavoro e in
particolare ?Il corpo del lavoro?, negli ultimi cento anni. Un tema che annuncia
l?ingresso di un ?nuovo corpo?, quello del lavoratore, come protagonista nella
creazione artistica. Un tema che allude anche alla manualit?el lavoro e alla
fisicit?ei processi produttivi; un filo conduttore affascinante che consente di
leggere i mutamenti culturali intervenuti durante un secolo; un angolo di
osservazione originale capace di contribuire a cogliere i mutamenti sul ruolo
culturale e sociale del lavoro nella societ? nell?arte, la sua stessa evoluzione
e i mutamenti di prospettiva, cos?ome vengono intuiti dagli artisti.
La
mostra si compone di una selezione di 100 importanti opere d?arte italiana, dai
primi del Novecento ad oggi, suddivise cinque sezioni: le prime due abbracciano
il periodo che va dal 1906, anno di costituzione della Confederazione Generale
del Lavoro, fino alla seconda guerra mondiale, le successive due sezioni
documentano il lavoro degli artisti italiani dal 1945 fino agli anni Ottanta;
l?ultima riscopre il tema del lavoro nell?arte contemporanea italiana, con opere
che vanno dal 1990 al 2005.
Di
grande attualit?ino alla fine degli anni Sessanta, il tema del lavoro risulta
meno frequente nella creazione artistica tra gli anni Settanta e Ottanta, ma
riacquista sorprendentemente interesse negli artisti delle ultime
generazioni.
Le
opere storiche presenti in mostra illustrano le problematiche del lavoro, la
trasfigurazione del gesto lavorativo, all?interno di una societ?he inizia il suo
sviluppo industriale e urbanistico, come ??Italia di inizio Novocento. Tra le
pi??blematiche: ?L?allegoria del lavoro? di Carlo Carr?906), ?I costruttori? di
Arturo Dazzi (1905-1907), ?I conquistatori del sole? di Giuseppe Cominetti
(1907), ?Il contadino al lavoro? di Umberto Boccioni (1906-10), ?Il lavoro? di
Tato (1930), ?Il lavoratore? di Mario Sironi (1936), ?Il lavoro? di Galileo
Chini (1940).
A
documentare il secondo dopoguerra e il generale orientamento di adesione ideale
alle lotte del movimento dei lavoratori italiani da parte della nuova
generazione artistica, vi sono opere importanti come ?Interno di fabbrica? di
Emilio Vedova (1949), ?Acciaierie di Terni? di Renato Guttuso (1949), ?Gli
scaricatori? di Giulio Turcato (1949), ?Bracciante ucciso? di Armando Pizzicato
(1949), ?Minatori? di Leoncillo (1951), ?Famiglia di emigranti? di Alberto Sughi
(1955), ?Ritratto di contadina? di Alik Cavaliere (1957). Dalle opere degli anni
Sessanta, tra cui ?Attrezzi da lavoro? di Pino Pascali (1968), e ?La fantasia
non ha preso il potere? di Franco Mulas (1969), a quelle degli anni Ottanta il
passo ?i??eve, e non mancano opere importanti del ventennio Settanta-Ottanata,
come i lavori di Ennio Calabria, di Colombo Manuelli e Giangiacomo
Spadari.
Installazioni, video, fotografie ma anche sculture e
dipinti sono le opere della sezione dedicata ai pi??ovani artisti che dal 1990
ad oggi si sono confrontati con la dimesione dell?uomo contemporaneo al lavoro.
Novit?ella mostra ?resentare opere che consentono di
capire meglio chi ?che faccia ha e dove vive il lavoratore ?dipinto? dagli
artisti italiani negli ultimi quindici anni.
L??Omaggio al Centenario della Cgil? che dieci artisti
italiani hanno voluto fare alla storia della Confederazione Generale Italiana
del Lavoro, ?accolto nell?ultima sala della mostra, quella che saluto i
visitatori, Si tratta di opere significative, realizzate da: Sonia Alvarez,
Vasco Bendini, Ennio Calabria, Piero Guccione, Carlo
Lorenzetti, Titina Maselli, Guido Strazza, Alberto Sughi, Walter Valentini,
Giuseppe Zigaina.
La mostra ??occasione per
rivisitare la storia del lavoro e dell?arte nel loro intreccio continuo lungo un
secolo di storia nazionale, documentata anche attraverso con il supporto di
documentari e fotografie.
Castel
Sismondo
Piazza Malatesta
47900 Rimini
Marted? Venerd?ore
10 - 13
Sabato, Domenica e
festivi, ore 9 - 19
Chiuso i luned?on
festivi
tel: 02
6596888
fax: 02
6598300
Informazioni e
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