L'Africa di
Silvia Montevecchi

Il magico paesaggio del Rumsiki (Camerun)
Nei dintorni di Ouagadougou (Burkin), regno del baobab.

Paesaggio della provincia di Ijenda (Burundi)


Il magico paesaggio del Rumsiki (Camerun)

Il magico paesaggio del Rumsiki (Camerun): un villaggio.

Le acque del fiume navigabile Logone al confine del Camerun

Masai Mara National Reserve (Kenya)

Fenicotteri al Crater Lake (Kenya)

La savana (Tanzania)

Che l'Africa di Silvia Montevecchi non sia quella delle località balneari contornate dai lussuosi albergi per i turisti è fin troppo scontato. Navigando per il suo sito si intravede una vasta natura incontaminata e dominante, dove il sole o la pioggia, la piena del fiume o il suo scorrere placido cambiano ancora la quotidianità dei suoi abitanti. Sembra quasi inutile dirlo e si prova quasi stanchezza nel farlo, ma quella che emerge dal suo sito è anche l'Africa delle guerre, dei campi profughi, dei diritti negati, di popoli senza terra, di bimbi che disegnano lotte con mitra e coltelli e case bombardate, di fame e povertà. Ma la maggior parte delle foto di Silvia sembrano dedicate all'ordine con cui vengono disposti i vasi, alla raccolta del cotone, alla tessitura artigianale, alla costante abilità di artigiani del cuoio, alle bellissime abitazioni di antiche culture, ai volti di uomini e donne e di bambini curiosi. E' l'Africa delle persone quella che vi invitiamo ad andare a scoprire nelle pagine di www.silviamontevecchi.it. Un'Africa che lei conosce bene e non da turista, ma da professionista e da innamorata di questo continente: dal 1982 ad oggi ha infatti maturato un ricco curriculum in “missioni” per conto di UNICEF, UE e altri enti internazionali. Mi ha gentilmente concesso di ripubblicare alcune foto del suo repertorio africano: foto che ospito con orgoglio, ringraziandola e invitando l'internauta-lettore capitato qui a continuare il proprio viaggio nelle sue pagine, lasciandosi affascinare, provocare, scandalizzare, incantare e insieme "dis-incantare" da una realtà tanto bella e nello stesso tempo tanto tragica.

Oscar Testoni
21 luglio 2005

    Esperienze di lavoro all'estero di Silvia Montevecchi
  • Tanzania, 1982, un mese presso ospedali, missioni, scuole
  • Uganda, 1984, un mese presso un centro di riabilitazione per bambini poliomelitici
  • Brasile, 1990, un mese presso centri e progetti per ragazzi di strada, a Salvador B. e a Rio de J.
  • Senegal, 1992, `94, `95a, `95b: conduzione di viaggi-studio per educatori italiani nell'ambito della Pedagogia partecipativa, in collaborazione con ENDA Dakar.
  • Filippine, Tunisia, Emirati Arabi e numerosi paesi europei, per lavoro, studio, e trekking.
  • Burundi: 1996/97, 8 mesi: progetto di scolarizzazione d'emergenza nei campi profughi ;
  • Burundi: 1997, 4 mesi, consulente Unicef per un programma di Peace Education
  • Kenya: numerosi viaggi tra 1996-2000, in quanto Nairobi sede di UE e Nazioni Unite
  • Mauritius: 1997, 2 settimane, consulenza UNICEF per Training di Educazione allo sviluppo.
  • Madagascar, 1998/99, un anno: viaggi di conoscenza, studio, redazione di articoli
  • Somaliland, 1999: 6 mesi, capoprogetto Coopi per riabilitazione scuole e formazione insegnanti.
  • Sierra Leone. 1999: capoprogetto Coopi per emergenza bambini soldato
  • Somalia (Puntland), 2000: pedagogista per APS e Unione europea.
  • Algeria, campi profughi saharawi, 2002: per il Cisp, responsabile monitoraggio degli aiuti dell'Unione europea
  • Palestina, 2003. Tre mesi a Ramallah in un progetto per giovani del campo profughi di Al Am'ari, finanziato da UE
  • Luglio 2004-giugno 2005: capo progetto in Ciad, per le scuole comunitarie.


Terrecotte Rumsiki + due zucche (Camerun)


Ouagadougo: abitazioni tipiche dell'etnia gurunsi (Burkina).


Tessitura artigianale (Abomey- Benin)


La lavorazione del cuoio (Kaia - Burkina)

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