Cento anni fa il 1° luglio del 1901 Beatrice Tomasson, facoltosa donna inglese, ingaggia due guide del Primiero, Michele Bettega e Bortolo Zagonél, e, lasciandosi guidare da loro scala la parete da Passo Ombretta (2704) a Punta Penia (m. 3342), la regina delle Dolomiti. E' la prima scalata della parete Sud della Marmolada: durò 12 ore di cui le ultime sotto neve grandine e con fulmini che si scaricavano sulla parete. La Tomasson fu pure colpita in testa da un sasso.
Molto più tardi quella via aperta dalle due guide del Primiero, ingaggiate dalla donna inglese, raggiunse una fama europea e quest'anno se ne festeggia il centenario. La descrizione dell'ascesa è contenuta nell'articolo di Bepi Pellegrinon ed Hermann Reisach pubblicato nel numero 8/2001 del mese di Agosto del Lo Scarpone del CAI.
Ma molto interesanti sono i risultati di alcune ricerche portate avanti dagli stessi Pellegrinon e Reisach e riportate nell'articolo di Tommaso Magalotti (sulla Rivista del Club Alpino Italiano - Luglio-Agosto 2001), che mostrano il legame di Beatrice Tomasson con alti ufficiali prussiani. Ora se si considera che il confine asburgico passava proprio sul passo Ombretta e sulla cresta della Marmolada, se si considera la diffidenza dell'Impero verso la fedeltà italiana alla Triplice Alleanza a causa del movimento irredentistico, se si tiene conto che i comandi austriaci continuavano a costruire trincee e fortini lungo il confine e se si considera, infine, che in quegli anni in Europa ai vecchi e nuovi nazionalismi si andava aggiungendo un forte imperialismo, l'impresa di Beatrice Tomasson può assumere negli scopi un tutt'altro significato. Quale importanza avrà, infatti, 14 anni dopo la buona conoscenza del territorio e delle vie di accesso alle vette dolomitiche è a tutti ovvia. Per i dettagli si rimanda all'interessante articolo di Magalotti.
Schema riassuntivo della Grande Guerra
Oscar Testoni
Settembre 2001