Diario:
Agli estremi confini dell'Italia:
il Rif. Tridentina

Casere-Kasern (m. 1595) - Lahner Alm (m.1986) - Rif. Brigata Tridentina (m.2441)

22/07/2001.
E' una splendida giornata: il cielo è terso e luminoso, di un azzurro intenso e abbagliante, frutto di una intera settimana di pioggia. Lasciamo l'automobile a Casere (Kasern), ove un divieto un po' ambiguo e disatteso proprio da coloro che lo hanno posto invita a non procedere oltre con l'autoveicolo e ci incamminiamo a piedi abbastanza celermente per il percorso che inizialmente è una stretta strada asfaltata, che si adagia sulle onde di un verde prato, sapendo che da lì l'avvicinamento, prima della salita vera e propria, è abbastanza lungo.

Sulla destra al di là del corso d'acqua ci si apre alla vista una chiesetta del XV secolo (Santo Spirito - Heiliggeist - m.1623) e il percorso continua a procedere placido a fianco del Torrente Aurino. L'aria è frizzante e il sole, talvolta attenuato dalle ombre della valle, è accecante. Davanti si dispiega il verde brillante e sopra il bianco perenne delle vette, mentre di fianco ci accompagna il potente costante frastuono del torrente, che di tanto in tanto ci schizza.

A un certo punto (Kehreralm - m. 1842) la valle sembra terminare con le pendici verdi e brune dei monti dei due versanti che si uniscono in una scoscesa salita, costringendo il torrente a balzellare più energico giù per la schiena. Alcuni allegri parlanti di lingua tedesca, probabilmente del luogo, inoltratisi fino a lì con l'autovettura a dispetto di tutti i divieti, preparano un sontuoso pic-nic domenicale.

Superato il torrente su un ponte proprio nel punto in cui da ripido si distende con vigore ma più sereno nella conca, procediamo sul sentiero che si inerpica a destra prima su terra e poi su lastroni di roccia per superare sul fianco della montagna i balzi del corso d'acqua. Il sentiero si allontana dal torrente sulla scura roccia e infine ridiscende per incontrarlo nuovamente proprio all'inizio della sua vorticosa discesa e lì i fianchi dei monti che costringono il corso d'acqua si riaprono un'ultima volta in una maestosa incantata verde conca circondata da una corona di monti e ghiacciai.

E' lì che si trova la Lahner Alm (m. 1986), meta di molti escursionisti. Osserviamo lo splendido anfiteatro, ammiriamo l'imponente Picco dei Tre Signori che scintilla bianco baciato dal sole nell'azzurro uniforme e senza sbavature, cerchiamo di individuare con difficoltà la Vetta d'Italia, che non si distingue tanto per la sua particolare altezza o forma, quanto per essere il punto più a Nord di tutta l'Italia, superiamo lentamente con aria contemplativa e impantanandoci nel fango la verde pianura che raccoglie le acque dei nevai e dei ghiacciai. Dove termina la conca (e con essa anche e definitivamemte la Valle Aurina), parte il ripidissimo sentiero in parte su nevaio (probabilmente le precipitazioni del giorno precedente erano qui a carattere nevoso), che conduce con un vero proprio strappo al Rif. Tridentina.

Il Rifugio Brigata Tridentina (m. 2441) si trova sul Wilde Bockegge, una spalla rocciosa, proprio sotto la Forcella del Picco (Birnlucke - m. 2667), che unisce la catena sud-orientale con quella nord-occidentale della Valle e che separa la più settentrionale valle italiana dall'Austria, più precisamente la Valle Aurina dalla krimmler Tal, la Valle di Salisburgo. Il rifugio si trova spettacolarmente sotto il bellissimo e imponente Picco dei Tre Signori. Il panaroma è incantevole, la luce, tra sole e riverbero, è accecante, il cielo è blu, con qualche lievissima simpatica sbavatura solo nel primo pomeriggio, il sole cuoce la pelle e il vento freddo la taglia.

Dopo aver contemplato e fotografato, entriamo per mangiare qualcosa di caldo e di energetico ... poi ripartiamo per il lungo ritorno, velocemente perdiamo quota, la Lahner Alm si è riempita di escursionisti che si riposano e prendono il sole circondati dalla corone di vette e al suono del Torrente Aurino .. procediamo ... tutta la valle dalla Kehreralm a Casere si è riempita di turisti che un po' a piedi e un po' violando i divieti con l'automobile passeggiano pigramente nel soleggiato pomeriggio domenicale, ma anche di locali che festeggiano con la famiglia le loro tradizioni. Continuiamo con passo spedito, osservati da chi è vestito a festa, verso la nostra auto nel tentativo di prendere una delle poche messe in italiano a Brunico. Un'anziana signora del luogo ci chiede nel suo impacciato italiano un passaggio. Nel percorso giù per la Valle Aurina, tentiamo un non facile dialogo (noi non conosciamo il tedesco), ma quando, giunta a destinazione, scende capiamo che ci promette di ricordare nel rosario della sera. L'impresa di raggiungere Brunico in tempo è disperata ... una rinfrescata e ci accontentiamo dell'ultima Messa in tedesco a Campo Tures, con negli occhi ancora i cieli blu, le vette bianche, i verdi prati e sulla pelle il sole e il gelido vento.

Oscar Testoni
04/08/2002

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